Un antico cane asiatico dalla storia millenaria che in Cina allietava i salotti delle dinastie più influenti: il Chow Chow


Progenitore dei cani nordici di tipo spitz, nel corso dei secoli è stato sicuramente influenzato da accoppiamenti che hanno forgiato l’aspetto fisico, rendendo questi cani molto simili al piccolo orso della Manciuria.

In quell’epoca di frequenti scontri, conquiste, battagli per proteggere i territori alcuni popoli hanno adottato gli antenati del Chow Chow, che veniva usato oltre che per la caccia, anche come cane da guerra! Si narra in racconti di grossi cani dalle lingue nere che accompagnavano i guerrieri, aiutandoli ad atterrare il nemico. Arriviamo quindi ad oltre 2200 anni, in Cina quando la Dinastia Han governava quei vasti territori, dopo aver superato peripezie vi fù una grande rinascita letteraria ed artistica che guardava avanti, cercando di lasciarsi alle spalle decenni bellicosi. I discendenti di quei cani simili agli orsi e dalla lingua scura erano diventati compagni dei salotti imperiali e dei nobili, che amavano circondarsi di numerosi esemplari. Esistono ancora bassorilievi e statue rappresentanti questa tipologia di cani, che hanno nel corso del tempo entrarono nella spiritualità e nel costume di intere generazioni.

Dobbiamo attendere le esplorazioni di Marco Polo, che nei sui scritti del 13° secolo cita appunto caratteristiche di cani incontrati in oriente, riconducibili al Chow Chow. Ma solo qualche secolo più tardi grazie alle navi transoceaniche inglesi della Compagnia delle Indie, in mezzo a prodotti alimentari ed oggetti cinesi giunsero in Europa i primi cani che attirarono l’interesse dei britannici.

Il pelo può essere lungo abbondante, fitto, diritto e scostato, ma non eccessivamente lungo, con la quello di copertura dalla tessitura ruvida, con sottopelo morbido e lanoso. Particolarmente fitto attorno al collo dove forma una sorta di criniera. Esiste anche una variante a pelo corto, con una consistenza abbondante,  dalla distribuzione fitta e omogenea, diritto non piatto.

Il mantello è monocolore nero, rosso, blu, cerbiatto, crema o bianco molto spesso sfumati ma non pezzati o pluricolori. La parte inferiore del corpo ed il posteriore delle cosce sono frequentemente più chiare. La coda è portata nettamente sopra il dorso. Caratteristiche peculiare di questi cani è la totale pigmentazione nera della mucosa della bocca, incluso palato e lingua  nero bluastro. Nei cani di colore blue o cerbiatto può essere un po' sbiadito o diluito se non slavato nei cani crema o bianchi.

chow chow

L’andatura è libera e senza restrizioni, con il tipico movimento detto sui trampoli, ovvero con gli arti anteriori e posteriori che si muovono quasi allo stesso modo, oscillando solidamente su di una linea retta. La taglia è quella di un cane medio piccolo, con altezza al garrese variabile dai 48-56 cm nei maschi e 46-51 cm nelle femmine.

Attivo,  dall'aspetto leonino, fiero, dal portamento altero, il fare tranquillo, indipendente, fedele, ma distaccato, si rivela un ottimo guardiano e non si presta mai con grande slancio ad essere trattato come u qualsiasi altro cane al quale impartire ordini o comandi di addestramento. La pallina andate a prendervela voi! 

Molto importante la salute, che anche dalla morfologia può indicare la presenza di patologie più o meno gravi a carico dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio o oculare. La maggior parte di queste malattie sono prevedibili attraverso dei test genetici che un allevatore coscienzioso effettua sui cani prima di metterli in riproduzione.

Benché la sua fama internazionale dovuta al suo aspetto accattivante ed il nome che rimane impresso, nonostante estimatori in tutto il mondo il Chow non è molto diffuso come cane, con nascite che in Italia sono registrate che non hanno mai superato i 300 cuccioli negli ultimi 10 anni circa. Un cane raro, dal fascino orientale e dal carattere fatto di moti interiori, uguaglianza, dignità ed un certo distacco aristocratico.

Pubblicato in: Tipologie di cani

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